Il nuovo Dpcm ha creato un profondo malumore e sconforto, soprattutto per
commercianti e titolari di palestre che risultano essere i più penalizzati dal
decreto. Le proteste coinvolgono tutta l’Italia, tante sono le città in cui si
sono svolte le manifestazioni che sono il chiaro sintomo di insoddisfazione e
frustrazione. In alcuni casi è stato necessario l’intervento delle forze
dell’ordine che sono intervenute con i lacrimogeni, per placare la rabbia
dei manifestanti colti a lanciare fumogeni, petardi, pietre e bottiglie, non solo
verso gli edifici rappresentanti le istituzioni ma anche contro gli stessi
poliziotti. Il Viminale lancia l’allerta: è necessario disinnescare ogni
situazione ipoteticamente rischiosa; prevede che nei prossimi giorni si
verificheranno nuove tensioni per protestare contro il decreto. Anche se il
Viminale ritiene che gli scontri avvenuti soprattutto a Roma, Napoli e
Torino non c’entravano nulla con le categorie di lavoratori più colpiti dalla
pandemia ma sarebbero stati innescati da soggetti che hanno agito con il
fine di provocare disordini. Questo è un ulteriore campanello d’allarme,
in quanto le prossime manifestazioni potrebbero essere
strumentalizzate dalla criminalità organizzata. Per tentare di combattere
questa eventualità, il Ministero e Dipartimento della Pubblica Sicurezza,
ha messo in atto tutta una serie di azioni preventive per evitare che possano
esplodere, sottolineando che: "non saranno tollerati eccessi".
Come non succedeva da tempo l’Italia questa volta è davvero unita.
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