È in corso una riunione a Palazzo Chigi tra il premier e le forze che sostengono il governo, per trovare un accordo riguardo le nuove norme di contenimento del Covid-19.
Conte condivide la possibilità di attuare misure più restrittive ma contrariamente a quanto propongono le Regioni, avrebbe intenzione di differenziarle sulla base della diffusione del Covid sul territorio. Attualmente le regioni che risultano più colpite sono: Lombardia, Piemonte e Calabria.
Riguardo al coprifuoco, il premier sarebbe intenzionato a proporre un unico orario, presumibilmente alle ore 21, anche se il Cts sarebbe fermo sull’idea di imporlo alle ore 18 per tutte le regioni.
Invece nelle aree definite rosse, i bar e i ristoranti potrebbero rimanere chiusi anche a pranzo e il coprifuoco inizierebbe alle ore 18.
Chiuderebbero tutte le attività commerciali tranne farmacie, parafarmacie e alimentari, a rischio ci sarebbero anche musei cinema e teatri. Stop ai distributori automatici.
Tra le restrizioni che sono in fase di definizione, ci sarebbe sia l'interruzione della mobilità fra regioni, tranne che per motivi di lavoro, sia la chiusura dei centri commerciali nei fine settimana.
Nella Pubblica amministrazione si lavorerebbe in smart working, rimanendo attivi i servizi pubblici essenziali.
Sempre per le aree più a rischio, l’intenzione è di attuare la didattica a distanza già dalla seconda media; per le scuole elementari e per la prima media, le lezioni in presenza saranno svolte indossando obbligatoriamente la mascherina.
Secondo il governatore del Veneto, Luca Zaia: “Il lockdown generalizzato non è sostenibile e non serve in Veneto, la maggior parte delle persone sono asintomatiche e la sanità è assolutamente sotto controllo”. Zaia anche se concorda con i provvedimenti nazionali, sostiene che le regioni potranno integrarle con proprie misure.
Invece il governatore della Lombardia Attilio Fontana è contrario ad un lockdown territoriale.
Il ministro degli Affari regionali Boccia ha spiegato che:” Le restrizioni scatterebbero in automatico in quanto nell’ipotesi che un Rt superi un certo livello, alcune misure già previste devono scattare in automatico". Sulla scuola “Non si deve prendere una decisione univoca ma deve dipendere dal grado di Rt rilevato in ogni regione”.
Anche per quanto riguarda lo spostamento tra Regioni, Boccia appoggia le decisioni prese autonomamente da ogni singola regione che deciderà valutando le criticità e le esigenze del proprio territorio.
Lombardia, Piemonte e Liguria avrebbero proposto di limitare gli spostamenti degli over 70 per contenere la diffusione del virus.
Per finire, i sindaci hanno proposto la chiusura dei centri commerciali nei fine settimana, dato che, come ha affermato il presidente dell'Anci, Antonio Decaro:” È in quei giorni che si concentra l’affluenza”.
02/10/2020
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