Secondo il ministro della Salute Roberto Speranza i dati relativi ai contagi e alle morti causate dalla pandemia, non possono essere sottovalutati. Anche se c’è stato un minimo segnale di contro tendenza, le misure applicate non possono essere né sospese né tantomeno allentate. Prendendo in considerazione i valori Rt solo delle zone rosse, grazie alle restrizioni imposte per limitare l’aumento di contagi, si può verificare che il valore da 2 ora è diminuito. Secondo il ministro Speranza, seppur i risultati delle nuove norme sembrino migliorare purtroppo è ancora troppo presto perché si possa pensare di ridurre le restrizioni. Da maggio, sono stati applicati 21 criteri per valutare lo stato reale della pandemia, e in questa seconda ondata del virus, hanno permesso di poter chiudere in maniera differenziata. Il ministro è certo che in primavera si potrà procedere ad una vaccinazione massiccia delle persone ma le prime dosi che verranno messe a disposizione, saranno utilizzate in primis per il personale medico e paramedico, poi per quelle più fragili e man mano per il resto della popolazione. Purtroppo, Speranza, ribadisce che: “Il virus non scomparirà e quindi non sarà un Natale come gli altri ma non sarà così solo in Italia ma penso in tutta Europa”.
18/11/2020
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