Come annunciato nei giorni scorsi, in vista delle festività sono state rafforzate le misure di contenimento del Covid-19. Durante i giorni di festa, la stretta non verrà allentata, anzi sarà ancora più rigida. Indipendentemente dal colore delle Regioni, rimangono confermati il coprifuoco dalle ore 22, i ristoranti chiusi dalle ore 18, gli italiani, nel giorno di Natale e di Capodanno, non potranno uscire dal proprio comune. Dal 21 dicembre al 6 gennaio, sarà imposto sia lo stop agli spostamenti tra le Regioni che l’impossibilità di raggiungere le seconde case, eccetto che per motivi di lavoro, salute o necessità, oltre che per tornare nella propria residenza, domicilio o abitazione. Domani, il ministro della Salute Roberto Speranza, tenendo conto del monitoraggio della curva epidemiologica, deciderà se confermare o cambiare il colore delle Regioni. Nei prossimi giorni verrà chiarito se la sera del 31 dicembre, i ristoranti degli hotel potranno rimanere aperti, se sono confermate le misure per chi rientra dall’estero ma l’argomento che anima di più gli animi è lo spostamento tra comuni nelle giornate del 25 e 26 dicembre e del 1° gennaio. Sono tanti i politici che non condividono questa decisione, perché come afferma Giovanni Toti: “Non c'è buonsenso ma non senso: se vostra mamma vive sola a Laigueglia ma voi abitate ad Alassio, scordatevi di trascorrere il pranzo di Natale con lei”.
03/12/2020
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