Il governatore Marco Marsilio, in queste ultime settimane ha attirato molto molta attenzione mediatica: in principio per aver stabilito, sulla base dei dati preoccupanti della crescita dei contagi, di entrare in zona rossa, anticipando le decisioni della cabina di regia, e in questi ultimi due giorni, per aver firmato l'ordinanza che riporta l’Abruzzo in zona arancione, senza aspettare i 21 giorni obbligatori e necessari per verificare che le norme di contenimento contro il Covid-19, abbiano portato i risultati necessari.
Il governatore d’Abruzzo, durante la conferenza stampa sull'ordinanza che porta la regione da zona rossa ad arancione, spiega: “Se io avessi atteso che la cabina di regia si fosse riunita venerdì 20 novembre, noi saremmo entrati in zona rossa otto giorni dopo che il Gruppo Tecnico Scientifico ci aveva lanciato l'allarme”. Marsilio ribadisce che, aver anticipato l’entrata nella zona rossa, ha permesso di salvare centinaia di persone. Se non avesse optato per questa soluzione, l’Abruzzo avrebbe faticato molto di più per tornare alla normalità.
E anche la decisione di anticipare di due giorni il rientro nella zona arancione è stata dettata da buon senso e dai valori della curva epidemiologica, che non era così bassa da metà ottobre. Questi dati, in vista dell’Immacolata, hanno portato alla scelta di una riapertura anticipata. “Non potevo rischiare di ammazzare il commercio”, afferma Marsilio.
08/12/2020
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