Oggi sono scesi in piazza i dipendenti della pubblica amministrazione che hanno deciso di scioperare per il rinnovo del contratto scaduto da ventidue mesi, per la stabilizzazione del precariato storico e per chiedere maggiori risorse per la sicurezza sul lavoro. Lo sciopero generale, che durerà per tutta la giornata ma vedranno garantiti i servizi essenziali, è stato proclamato dalle più importanti sigle sindacali: Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa.
Hanno partecipato: sanità, enti locali e servizi centrali, invece per quanto riguarda la scuola solo le educatrici dei nidi e le insegnanti della scuola dell’infanzia. Fabiana Dadone, ministra della Pubblica Amministrazione, nei giorni scorsi, ha dichiarato che in questo momento storico è necessario capire che lo sciopero della Pa, non porterà i benefici sperati in quanto, mancano le risorse necessarie, ciò che al massimo si potrà fare, è destinare una parte dei soldi della manovra, a coloro che guadagnano di meno.
Secondo i sindacati, il discorso della ministra non ha fondamento, in quanto, innanzitutto lo sciopero non riguarda solo il rinnovo dei contratti e cosa altrettanto importante, se avesse voluto evitare lo stato di agitazione, avrebbe dovuto convocare i sindacati nei giorni scorsi anziché organizzare un incontro per il 10 dicembre.
09/12/2020
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