Nelle scorse settimane la notizia che l'Austria avesse riaperto le stazioni sportive invernali aveva fatto molto discutere in quanto, diversi esponenti della politica spingevano affinché anche l’Italia prendesse la stessa decisione, ritenendo che essendo uno sport individuale, non avrebbe favorito la diffusione dei contagi.
Il governo, alla fine, con il Dpcm natalizio decise per lo stop, ritenendo che le stazioni sciistiche potessero essere luogo di assembramenti e quindi luoghi non sicuri, stabilendo che lo sci sarebbe ripartito il 7 gennaio. Ma nelle scorse ore, accogliendo la richiesta delle regioni e delle provincie montane, Roberto Speranza, il ministro della Salute, ha firmato un’ordinanza con cui stabilisce che la riapertura degli impianti, avverrà non prima del 18 gennaio.
Secondo quanto reso noto, “in vista di un allineamento delle linee guida al parere espresso dal Cts”, regioni e provincie autonome non sarebbero pronte per attuare una riapertura il 7 gennaio. Nella nuova ordinanza, viene specificato che: “Allo stato attuale, causa anche del recente andamento epidemiologico a livello internazionale, si ritiene che non ricorrano le condizioni tali per permettere l’apertura degli impianti il giorno 7 gennaio”.
Che la riapertura delle stazioni sciistiche fosse a rischio, aleggiava già dalla mattina di ieri, quando, Arno Kompatscher, presidente della provincia autonoma di Bolzano, ha dichiarato che per il momento, non è possibile comunicare una data precisa per la riapertura degli impianti sciistici, dato che la questione degli assembramenti è molto delicata.
04/01/2021
Inserisci un commento