Da questa lunedì le regioni d’Italia cambiano “colore”, risvegliandosi, per la maggior parte, in zona gialla. L’Iss, in seguito al continuo monitoraggio della curva epidemiologica ha decretato il cambiamento e Roberto Speranza, il ministro della Salute, ha però comunicato che: Puglia, Umbria, Sardegna, Sicilia e la provincia autonoma di Bolzano, dovranno rimanere in zona arancione.
Torre Annunziata, comune della Campania, si dichiara arancione. Quindi, nessuna zona rossa ma nessuna delle 20 regioni d’Italia, hanno ancora i requisiti per trasformarsi in zona bianca. Questo perché, per poter raggiungere l’ambito colore che permetterebbe di tornare a vivere “normalmente” come prima dello scoppio della crisi pandemica, secondo quanto stabilito, è obbligatorio raggiungere un Rt inferiore a 1.
Nonostante i dati in tutta Italia stiano virando verso un graduale seppur lento miglioramento, ad esclusione dell’Umbria, l’unica regione che continua ad avere un indice ad alto di rischio, i ricoveri sono “scesi al di sotto della soglia critica” e l’Rt medio è arrivato a 0.84. Secondo le norme vigenti, le regioni prima che possano cambiare colore, devono stazionare nella fascia attribuita, per non meno di due settimane.
Le regioni in zona gialla sono:
Emilia-Romagna, Liguria, Veneto, Calabria, Abruzzo, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Marche, Piemonte, Lombardia, Campania, Basilicata, Molise, Toscana e la Provincia autonoma di Trento.
Naturalmente, all’Italia viene ancora chiesto di continuare a rispettare tutte le raccomandazioni necessarie per evitare che la curva epidemiologica possa rialzarsi. Raccomandazioni diverse in base alla fascia di colore appartenente. Rimane valido l’obbligo del coprifuoco, di muoversi con l’autocertificazione tra le ore 22 e le 5 del mattino, e, lo spostamento tra le regioni, è ancora vietato.
02/02/2021
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