La recente decisione della Commissione Europea di ritirare la proposta per la riduzione dell'uso dei pesticidi in agricoltura ha scatenato reazioni contrastanti all'interno del panorama politico ed agricolo dell'Unione Europea. La proposta, che mirava a dimezzare l'uso dei pesticidi come parte della transizione verde dell'Unione, è stata ritirata in risposta alle crescenti proteste degli agricoltori europei.
La Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha annunciato il ritiro della proposta durante un discorso al Parlamento Europeo a Strasburgo, in Francia. Von der Leyen ha riconosciuto che la proposta originaria è diventata un "simbolo di polarizzazione" e che non vi sono stati progressi significativi né al Parlamento europeo né al Consiglio. Pertanto, ha deciso di proporre al Collegio di ritirare completamente la proposta. Tuttavia, ha sottolineato che il tema rimane sul tavolo e che sono necessarie ulteriori azioni per affrontare i rischi associati ai prodotti fitosanitari chimici.
Le reazioni alla decisione della Commissione Europea sono state variegate. Il Ministro dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste italiano, Francesco Lollobrigida, ha accolto favorevolmente il ritiro della proposta, affermando che esso recepisce le proposte avanzate dall'Italia. Secondo Lollobrigida, è essenziale limitare ulteriormente l'uso degli agrofarmaci solo quando si è in grado di proteggere le produzioni con metodi alternativi. Ha criticato un approccio ideologico al problema, sostenendo che avrebbe avuto un impatto devastante sulle produzioni agricole senza portare significativi benefici ambientali.
Lollobrigida ha inoltre evidenziato che l'eliminazione indiscriminata di pesticidi potrebbe ridurre drasticamente la produzione agricola, spingendo l'Unione Europea ad importare prodotti agricoli da paesi terzi che utilizzano quantità più elevate di pesticidi e che non rispettano gli standard europei in materia ambientale e di sicurezza alimentare.
Il Ministro italiano ha sottolineato l'importanza di politiche pragmatiche che mirano a garantire piante più forti e resistenti, riducendo così la dipendenza dagli agrofarmaci. Ha lodato le iniziative del governo italiano e ha sottolineato che le politiche adottate stanno iniziando a dare i primi risultati positivi, anche se il recupero degli anni di politiche agricole non rispettose richiederà tempo.
La decisione della Commissione Europea di ritirare la proposta sulla riduzione dei pesticidi riflette un delicato equilibrio tra la tutela ambientale, le esigenze agricole e la sicurezza alimentare. Mentre gli ambientalisti possono considerare questa mossa come un passo indietro nella lotta contro l'uso eccessivo di pesticidi, gli agricoltori vedono questo come un riconoscimento delle sfide reali che affrontano nell'adottare pratiche agricole sostenibili senza compromettere la propria redditività.
06/02/2024
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