Istanbul, 20 marzo 2025 – Un'ondata di proteste ha travolto la Turchia dopo l'arresto di Ekrem Imamoglu, sindaco di Istanbul e uno dei principali oppositori del presidente Recep Tayyip Erdogan. Il primo cittadino è stato fermato ieri con l'accusa di "corruzione" e "legami terroristici" con il PKK, mentre la sua abitazione e gli uffici del Comune sono stati perquisiti dalle autorità.
L’arresto ha scatenato immediate reazioni a livello nazionale, con migliaia di cittadini e studenti scesi in piazza in diverse città, sfidando il divieto imposto dalla prefettura di Istanbul. Particolarmente significative le manifestazioni presso l'Università di Istanbul e l'Università Galatasaray, dove gli studenti hanno chiesto le dimissioni del governo. Il CHP, principale partito di opposizione, ha convocato una manifestazione questa sera davanti alla sede del Comune di Istanbul.
L’appello di Imamoglu: "Non restate in silenzio"
Dal carcere, Imamoglu ha affidato ai suoi avvocati un messaggio rivolto alla magistratura turca: "Dovete reagire e prendere precauzioni contro questa manciata di colleghi che stanno rovinando la magistratura turca, svergognandoci di fronte al mondo intero e distruggendo la nostra reputazione". Prima dell’arresto, aveva pubblicato un video su X in cui denunciava "una grande tirannia" e prometteva di "non arrendersi".
Il governo Erdogan respinge le accuse di golpe civile
Le autorità governative hanno respinto le critiche dell’opposizione, che ha definito l’arresto "un colpo di Stato civile". Omer Celik, portavoce dell’AKP, ha dichiarato: "Menzionare il nome del nostro presidente e del nostro partito accanto a un’espressione come ‘colpo di Stato civile’ è il colmo della stupidità politica". Celik ha inoltre sottolineato che il caso giudiziario deve seguire il suo corso senza interferenze politiche.
Reazioni economiche e restrizioni ai social media
L’instabilità politica ha avuto ripercussioni immediate sui mercati. Dopo il crollo degli asset turchi nella giornata di ieri, oggi la lira turca si scambia a 37,88 per dollaro, mentre la Borsa di Istanbul ha guadagnato il 2% dopo le misure di stabilizzazione adottate dalla Banca centrale. Nel frattempo, l’osservatorio Netblocks ha segnalato restrizioni all’accesso ai social media, tra cui X, YouTube, Instagram e TikTok.
Uno scontro politico che si allarga
L'arresto di Imamoglu si inserisce in un contesto di crescente repressione nei confronti dell'opposizione turca. Oltre al sindaco di Istanbul, sono stati arrestati anche altri esponenti locali del CHP, tra cui Murat Celik e Resul Emrah Shahan. Le autorità hanno inoltre emesso oltre 100 mandati di cattura in tutta la Turchia.
Imamoglu, eletto nel 2019 dopo aver sconfitto il candidato dell'AKP in un’elezione contestata, è visto come il principale sfidante di Erdogan nelle presidenziali del 2028. Il suo arresto potrebbe alterare significativamente gli equilibri politici nel Paese, accrescendo le tensioni tra governo e opposizione.
Mentre le proteste continuano e il CHP promette battaglia, il futuro politico della Turchia appare più incerto che mai.
20/03/2025
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