Il premier Conte, riferendosi alla stagione invernale e all’apertura degli impianti sciistici, è stato chiaro: “Non possiamo permetterci vacanze indiscriminate sulla neve a Natale”. La notizia che risulta essere devastante per le realtà montuose che vivono dei guadagni ottenuti in soli cinque mesi di attività, secondo quanto è stato comunicato dal governo, seppur in Svizzera, in Austria e in Francia la stagione sciistica continuerà a svolgersi, “Da questa parte delle Alpi dovrà essere tutto chiuso”. La replica degli assessori Massimo Sertori e Davide Caparini delle Comunità montane e del Bilancio e Semplificazione della Regione Lombardia, non si è fatta attendere, sostenendo che: "Tenere chiusi gli impianti sciistici vuol dire far fallire l’economia della montagna. È una scelta scriteriata, incomprensibile da parte di un governo disorientato”. Imporre il blocco dello sci, provocherebbe un danno catastrofico per l’economia della montagna, infatti il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, afferma che “Per lo sci invernale possiamo trovare un punto di equilibrio, come stanno facendo in altri paesi. È uno sport e lo si può praticare in sicurezza. Si potrebbe consentire l'attività sciistica, lasciando chiusi bar e ristoranti. È una strada che dobbiamo percorrere insieme al governo".
26/11/2020
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