La Commissione europea bacchetta l'Italia sul demanio marittimo ed è allarme.
Già perché in un momento come questo, con le imprese del comparto turistico gravemente colpite dalla pandemia, sarà ancora più complicato per il comparto fare fronte alle conseguenze del provvedimento adottato da Bruxelles.
"Riteniamo grave e intempestivo il modo in cui la Commissione UE è intervenuta sulla materia del rinnovo delle concessioni demaniali marittime. È doverosa una immediata e forte presa di posizione del Governo in merito alla questione, ha spiegato Maurizio Rustignoli, Presidente delle imprese balneari di Fiba Confesercenti.
"Anche la riforma complessiva del settore balneare non può più aspettare: la procedura d’infrazione non diventi un alibi, ma serva da stimolo alla politica per dimostrare vicinanza al settore, tutelando gli attuali concessionari ed aprendo il dibattito sul futuro del turismo balneare. Nell’immediato, si deve dare risposta alla Commissione lavorando ad un documento che riassuma le caratteristiche peculiari della balneazione italiana ed i principi, più volte richiamati, che dovranno dare definitiva certezza al settore. Fiba - ha concluso - si è già attivata per un confronto con le forze politiche; riteniamo che in questa fase sia fondamentale lavorare in forte sinergia con tutte le rappresentanze di categoria. Il momento ci vede ancora in difficoltà, ma non dobbiamo drammatizzare: abbiamo fatto in questi anni importanti passi in avanti, dobbiamo insieme consolidare i risultati ottenuti".
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