Tutti a sconfessare il proverbio legato al giorno di Santa Lucia, che dice sia il giorno più corto dell'anno, ma la tradizione popolare ha sempre un fondamento nel identificare il giorno del risveglio della luce, a partire dal nome della Santa che nel prefisso del suo nome racchiude già la sua virtù illuminante, tanto da essere la protettrice della vista.
La tradizione nordica identifica i giorni di metà dicembre come i più bui dell'anno, anche per l'influenza della prossimità con il polo, tanto da istituire rituali basati sull'accensione graduale delle candele, che ancora oggi vediamo ridimensionati nei riti cattolici, nell'accensione settimanale delle 4 candele dell'Avvento, che ci porteranno al “lumen Christi” della Vigilia.
Ad ogni buon fine, qualsiasi sia il credo religioso, l'effetto rinnovatore che dalla morte dell'anno ci porta a nuova luce è una simbologia propiziatoria che affonda le radici nelle regole bucoliche che vedono nella prima parte dell'anno la semina del grano che biondeggerà d'estate.
Poi nel volere fare una precisazione storica possiamo ricordare che il calendario, così come lo vediamo, fu istituito da Papa Gregorio XIII nel 1582, riformando il calendario giuliano che non fissava il solstizio il 21 dicembre, bensì qualche giorno prima, magari il 13.
14/12/2020
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