Informare sì, ma non condizionare i consumatori. Per questa ragione la Cia-Agricoltori italiani, ha accolto con plauso al contributo italiano in Europa, decisivo nel bloccare il documento di conclusioni del Consiglio Agrifish in materia di etichettature nutrizionali.
"E’ una vittoria del Made in Italy oggi a Bruxelles - ha ribadito il presidente Cia-Agricoltori Italiani, Dino Scanavino -, con lo stop di un dossier strategico che avrebbe messo a rischio molti dei prodotti agroalimentari di qualità, prima di tutto quelli italiani, apportando più danni che benefici".
"Bisogna informare, non condizionare le scelte alimentari dei consumatori – ha aggiunto -, le indicazioni in etichetta devono essere chiare e oggettive, finalizzate a informare e a non condizionare le scelte alimentari. Col Nutriscore europeo si creerebbero più danni che benefici, confondendo i consumatori e penalizzando erroneamente il Made in Italy".
Punto e accapo: "Dobbiamo, ora, lavorare sulla futura legislazione europea riguardante l’etichettatura nutrizionale per evitare che vengano criminalizzati i nostri prodotti tipici come l'olio d'oliva, il Grana Padano, il Parmigiano Reggiano o il prosciutto di Parma. Un conto è mangiare 100 grammi di parmigiano, un altro 2 chili: sono gli eccessi a nuocere", ha concluso Scavino.
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