Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nella consueta conferenza stampa di fine anno, organizzata dal Consiglio nazionale dell’ordine dei giornalisti con la collaborazione dell’Associazione della Stampa Parlamentare, dopo aver osservato un minuto di silenzio in memoria di tutte le vittime del Covid-19, ha iniziato immediatamente a rispondere alle domande.
Tra gli argomenti discussi non poteva mancare certamente “La riapertura delle scuole superiori di secondo grado” che, come ben sappiamo, da fine ottobre non viene più svolta in presenza. Il premier Conte, ha confermato che il sette gennaio, le scuole superiori di secondo grado torneranno a svolgere l’attività didattica in presenza, con perlomeno il 50% degli studenti in aula, ma è prevista una flessibilità oraria per garantire tutta la sicurezza necessaria sia per gli studenti, che tutto il personale che opera all’interno delle scuole.
Se da un lato, il governo dichiara con fermezza la necessità di tornare alla didattica in presenza, perché come sostiene la ministra Azzolina: “gli istituti scolastici non costituiscono un luogo pericoloso per il contagio”, dall’altro, i sindacati non condividono affatto la decisione presa. Maddalena Gissi, segretaria generale della Cisl Scuola, dichiara che: “Le famiglie stanno scegliendo l’educazione parentale proprio perché si fidano meno dell’organizzazione scolastica. I messaggi incerti, 50% prima, 75% dopo una settimana, influenzano negativamente il rapporto con l’opinione pubblica”
01/01/2021
Inserisci un commento