Dopo numerosi confronti e scontri, il Consiglio dei ministri ha reso noto le nuove norme anti-Covid, che entreranno in vigore dal 7 al 15 gennaio. Il nuovo decreto, emanato per limitare i contagi che sarebbero aumentati, nonostante le limitazioni attuate durante le festività, determina che fino al 15 gennaio, verrà attivata una fascia “gialla rafforzata”, invece, per il fine settimana del 9 e 10 gennaio, contrariamente a quanto emerso ieri, tutto il territorio nazionale sarà “arancione” ad esclusione delle regioni considerate “rosse”.
I vertici chiariscono che per fascia “gialla rafforzata” si intende il blocco degli spostamenti fra regioni, ammettendoli per rientrare nella propria residenza, domicilio o abitazione e per esigenze di lavoro, salute o necessità. Come per il periodo natalizio sono ammessi gli spostamenti oltre regione solo ai comuni con meno di 5 mila abitanti, fino ad un massimo di 30 chilometri, vietando ancora di raggiungere i capoluoghi di provincia.
Coloro che risiedono nelle zone definite “rosse”, dovranno rispettare le stesse limitazioni in vigore durante il periodo natalizio, per cui potranno far visita a parenti ed amici ma solo ad un nucleo familiare ed una volta al giorno. Potranno spostarsi solo in due adulti, accompagnati da figli minori di 14 anni, persone non auto sufficienti o disabili.
Nonostante il 7 gennaio, il governo fosse determinato a riavviare le lezioni delle scuole superiori di secondo grado, con il 50% degli studenti in presenza, dopo una lunga riflessione, considerando che vari esponenti della politica ritenessero che fosse necessario rinviarle addirittura al 18, si è stabilito che la scuola superiore di secondo grado ripartirà l’11 gennaio. Teresa Bellanova ed Elena Bonetti, non condividono assolutamente questa decisione ritenendo che: “Non si doveva arrivare a questo punto quando lo abbiamo detto da mesi che le scuole avrebbero riaperto a gennaio”.
06/01/2021
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