La storia si ripete. Se nelle scorse settimane era stata la casa farmaceutica statunitense Pzifer a dichiarare ritardi sulla consegna delle dosi previste, anche la AstraZeneca ha comunicato alle Regioni che per la prossima settimana, ma il ritardo potrebbe protrarsi più a lungo, non potrà rispettare quanto stabilito dagli accordi presi. Secondo quanto dichiarato dalla stessa AstraZeneca, la riduzione delle dosi, potrebbe essere addirittura del 15%.
Naturalmente la notizia non è stata affatto accolta di buon grado, in quanto, visto l’arrivo di nuove varianti, considerata la curva epidemiologica sempre più in crescita e il rischio di dover affrontare un ennesimo lockdown, l’urgenza di vaccinare tutti e subito, è sempre più impellente.
Attilio Fontana, il governatore della Lombardia, ha dichiarato che la riduzione delle dosi: “E’ una situazione insostenibile, mette in difficoltà tutte le Regioni impegnate nelle campagne vaccinali”. Così facendo, le Regioni sono costrette a modificare il piano vaccinale, creando non pochi disagi e ritardi al raggiungimento degli obiettivi prefissati.
AstraZeneca, in una nota conferma il proprio impegno nel consegnare le dosi previste ma “I processi di produzione dei prodotti biologici ‘sono complessi’, i test di qualità che vengono minuziosamente fatti su ogni lotto, possono avere un impatto sulla data, frequenza e numero di dosi di ogni consegna”.
21/02/2021
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