In un momento delicato come questo, è necessario fare il possibile per evitare di mettere a rischio prodotti simbolo del Made in Italy. E' per questa ragione che Cia agricoltori italiani si è appellata all'Ue affinché non vengnao eliminati i fondi di promozione su vino, carne e salumi
"No alla cancellazione dei fondi Ue", questo il grido unanime del comparto che ricorda che "tutti i prodotti agroalimentari sostenibili devono essere considerati allo stesso modo, senza che nessun settore sia favorito rispetto ad altri".
Tra qualche giorno la Commissione Ue rivedrà le politiche promozionali dei prodotti agricoli a favore di una produzione e un consumo sostenibili.
"Le attività promozionali sostenute dai fondi Ue sono da anni concepite per la creazione di nuove opportunità di mercato per gli agricoltori dell’Ue - ribadisce Cia in una nota - e dell’intera industria alimentare, nonché per aiutarli a consolidare il business delle aziende esistenti. Il rischio che si eliminino vino e carni trasformate da questi programmi potrebbe, dunque, penalizzare ingiustamente alcune eccellenze del Made in Italy - indipendentemente dalla quantità consumata - con un preoccupante impatto sull’economia e sull’occupazione di settori già pesantemente colpiti dalla crisi pandemica".
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