Qual è la posizione dell'Italia davanti allo Sputnik V? E quella dell'Europa, di una Ue che ha acquistato i vaccini prima che fossero messi in commercio?
A chiederlo è il Centrodestra attraverso Giorgia Meloni.
Serve chiarezza sullo Sputnik V perché l'utilità e la disponibilità di un nuovo vaccino, qualora fosse confermata la sua bontà e conformità agli standard necessari, non dovrebbe essere messa in discussione.
"Dopo il disastro sulla gestione della campagna vaccinale la UE rifiuta un altro potenziale rimedio, lo Sputnik V, per motivi che sembrano avere a che fare più con la geopolitica che con la salute degli europei", ha tuonaot la Meloni.
Ha poi ribadito sui social: "È bene ricordare che la UE ha acquistato dosi Pfizer e AstraZeneca prima ancora che i vaccini venissero validati e messi in commercio, successivamente le case farmaceutiche hanno rallentato la campagna di profilassi in Europa non fornendo le dosi promesse approfittando dei contratti capestro siglati degli incompetenti di Bruxelles, dando priorità a quei paesi disposti a pagare di più. Se lo Sputnik V è un vaccino sicuro ed efficace non c’è guerra commerciale che tenga: va valutato e messo in commercio subito, così come va valutato qualsiasi altro vaccino ritenuto potenzialmente utile al contrasto del Covid-19. Il governo italiano si svegli dal torpore ed agisca nell’esclusivo interesse nazionale intervenendo in sede europea o, se necessario, andando avanti per la propria strada".
Inserisci un commento