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COSÌ PUÒ DIVENTARE LA SANITÀ ITALIANA

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VENERDÌ 5 NOVEMBRE A BOLOGNA PLANNING E CERGAS – SDA BOCCONI CONSEGNANO IL ‘LIBRO BIANCO’ DELLA SANITÀ DEL FUTURO: 30 PROPOSTE CONCRETE ELABORATE ASSIEME A CINQUANTA SPECIALISTI DELLA MATERIA Tra gli interventi, il Ministro dell’Università e della Ricerca Maria Cristina Messa, il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, il Sindaco Matteo Lepore, l’Assessore alla Sanità Donini Bologna, 29 ottobre 2021 - L’impatto della pandemia sul Sistema Sanitario Nazionale ha portato alla luce con drammatica evidenza criticità preesistenti, dalla carenza di personale alla fragilità dell’assistenza territoriale, dall’arretratezza tecnologica alle carenze strutturali, dalle profonde differenze territoriali alla scarsa capacità di utilizzo e analisi dei dati. Il confronto con i principali Paesi OCSE racconta di una nazione in cui la spesa sanitaria complessiva pro capite è decisamente inferiore rispetto a quella degli altri paesi e in cui il risanamento è stato ottenuto tramite politiche di razionamento più che di efficientamento, soprattutto con i tagli sui costi del personale e sulle dotazioni strutturali – il numero di posti letto per 1000 abitanti è oggi di 3,14, contro gli 8 della Germania e i 6 della Francia. Se il numero di medici è in linea con quello degli altri Paesi sviluppati (4 ogni 1000 abitanti) peggiore è la situazione degli infermieri, circa 6 ogni mille abitanti, meno della metà della Germania. Non va meglio sul fronte dell’assistenza territoriale, con 18,6 posti in strutture residenziali per anziani su 1000 over 65, contro gli oltre 50 di Germania e Francia, in un Paese che invecchia e sconta una forte frammentazione sociale, affidando di fatto le attività di assistenza a caregiver informali e al sostegno familiare. È vero che sono state reclutate, in occasione dell’emergenza Covid-19, oltre 80mila nuove risorse, delle quali però meno della metà è rimasta in servizio a fine anno, non apportando innovazione dal punto di vista dello skill mix o del rafforzamento dei servizi territoriali. Carenze cui si aggiunge lo storico divario territoriale, che concentra le performance migliori nelle strutture di eccellenza del Centro-Nord. È altrettanto evidente che la pandemia ha messo in luce esempi di grande capacità di dedizione, resilienza e innovazione, modelli di collaborazione tra pubblico e privato, nuovo utilizzo del digitale come strumento fondamentale. Sia le criticità che le best practice emerse in risposta all’emergenza sanitaria rivelano l’urgenza di un profondo rinnovamento del settore: una necessità che si interseca, in questa fase cruciale, con la disponibilità delle risorse messe a disposizione dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che forniscono un’opportunità forse unica per un rilancio del SSN e dell’intero sistema salute, sia pubblico che privato, del Paese. Nasce proprio dall’esigenza di pianificare nuovi scenari per la salute il “Libro Bianco” della sanità del futuro: 30 proposte puntuali divise in tre sezioni – Lavoro, Tecnologie Digitali e Big Data – che saranno presentate venerdì 5 novembre a Bologna nel corso dell’evento “Area Sanità. Strategie per la salute del Paese”, live a Palazzo Re Enzo con circa 250 ospiti tra policy e decision makers della sanità italiana, e in live streaming (registrazioni al link https://www.area-sanita.live/index.php?action=registrati). Sono partner di progetto Manpower Group, leader mondiale nella creazione di soluzioni integrate per l’incontro tra domanda e offerta di lavoro e lo sviluppo della carriera, che da tempo lavora anche sui profili inerenti al mondo della sanità, e Microsoft Italia, in prima linea nello sviluppo e implementazione di tecnologie per la sanità digitale. Il documento è frutto del progetto di ricerca ideato da Planning - società da oltre 30 anni specializzata nell’organizzazione di eventi e attività formative nel settore medico-scientifico – e a cura di CERGAS – SDA Bocconi sotto la Direzione Scientifica del Professor Francesco Longo, Docente di Economia delle aziende e delle amministrazioni pubbliche presso l’Università Bocconi. Il percorso, iniziato a fine 2020, ha visto coinvolti in incontri e tavoli di confronto i principali stakeholder del Sistema Sanitario Nazionale – oltre 50 i delegati da Ministeri, Enti, Istituzioni e imprese - per arrivare ad una sintesi delle diverse prospettive, partendo sia dalle carenze che dalle esperienze virtuose che il SSN e le aziende hanno saputo mettere in campo per affrontare la pandemia. Le linee di indirizzo per le future policy e le scelte manageriali si sono focalizzate su tre macro-aree: Politiche del personale, Sanità digitale per l'innovazione dei processi di cura e Utilizzo dei Big data con finalità di analisi e programmazione sanitaria. Dalla necessità di sviluppare le competenze tecnologiche per gli operatori sanitari del futuro al rafforzamento di quelle manageriali, dal censimento dei livelli di digitalizzazione delle aziende allo sviluppo delle infrastrutture tecnologiche, colmando i gap tra le Regioni, dalla smaterializzazione dei dati clinici alle implicazioni della privacy nell’utilizzo dei dati sanitari con finalità di cura e ricerca, le proposte del Libro Bianco intendono offrire una visione d’insieme del sistema sanitario italiano, disegnandone in maniera concreta le linee di sviluppo auspicabili, oggi perseguibili grazie alle possibilità offerte dal PNRR. Il progetto si avvale della collaborazione del Ministero per la Salute, del Miur, del Ministero per l’Innovazione tecnologica e la Transizione Digitale ed hanno confermato la propria presenza all’evento il Ministro della Ricerca e dell’Università Maria Cristina Messa e il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi. “In un momento in cui è vivo il dibattito sull’eredità che l’emergenza sanitaria ci lascia in termini di necessario ripensamento del sistema, assieme all’occasione unica rappresentata dalle risorse economiche in arrivo per costruirne il futuro, siamo orgogliosi di essere riusciti a formulare proposte puntuali e concrete, frutto di un confronto durato oltre 8 mesi tra i principali attori della sanità del Paese - commenta Simona Fontana, Project Manager dell’evento. – Auspichiamo che questo riuscito momento di confronto e condivisione di progettualità tra istituzioni e imprese possa essere solo il primo di una serie di momenti successivi di incontro per verificare, passo dopo passo, l’attuazione delle proposte e l’efficacia delle medesime nella creazione di una sanità sempre più al servizio dei cittadini.” “Essere main partner di Area Sanità 2021 è per noi un naturale impegno nel proseguire un percorso di collaborazione che abbiamo intrapreso da tempo per proporre soluzioni per il lavoro nel settore della Sanità - dichiara Gianantonio Bison, Direttore Relazioni Istituzionali di ManpowerGroup. - Da sempre ManpowerGroup è in prima linea nell’attrazione, ricerca, selezione, valutazione e gestione delle professionalità in ambito sanitario, al punto da avere una linea dedicata che offre alle aziende sanitarie pubbliche e private servizi completamente dedicati al settore, che richiede competenze, tempestività e soluzioni innovative. L’accelerazione che il PNRR imprimerà alla trasformazione di tutto il sistema sanitario imporrà la rivisitazione delle competenze necessarie. Per questo motivo abbiamo voluto dare un contributo alla ricerca sul fabbisogno di competenze digitali e tecnologiche nel settore, un’esigenza che dal nostro osservatorio rileviamo da diversi anni, anche nei risultati della nostra ricerca Talent Shortage, che in Italia ha raggiunto l’85%, cioè la percentuale di aziende che dichiarano di non riuscire a reperire i ruoli specializzati di cui hanno bisogno”. “Il rinnovamento del sistema sanitario italiano non può prescindere da un utilizzo più esteso e capillare del digitale. Nuove tecnologie come il Cloud e l’Intelligenza Artificiale stanno generando opportunità straordinarie in tutti i settori, e la Sanità è, a nostro parere, il comparto con le potenzialità più alte. Accelerare la trasformazione digitale di questo settore significa poter migliorare la qualità dei servizi offerti ai cittadini, sia in termini di cure che di accesso alle stesse, rendendo così il sistema più equo e sostenibile, ma anche sostenere il personale clinico con strumenti moderni in grado di fornire un valido supporto nel processo decisionale, facilitando la collaborazione e condivisione di competenze ed esperienze. Solo così sarà possibile realizzare un sistema sanitario basato sul valore. Microsoft è al fianco delle organizzazioni sanitarie per accompagnarle in questo processo di trasformazione attraverso le sue piattaforme digitali verticalizzate per la sanità, un network di partner specializzati, programmi di collaborazione e ricerca nazionali e internazionali, oltre a iniziative di formazione di nuove competenze e professionalità. Mai come in questo momento storico le condizioni sono favorevoli per investire nel rilancio di questo settore strategico per il futuro del Paese intero. Appuntamenti come Area Sanità sono fondamentali per un confronto su come affrontare insieme le sfide che ci aspettano” ha dichiarato Veronica Jagher Director Industry Solutions Health Microsoft Western Europe. 


30/10/2021

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