Dal primo gennaio prossimo non sarà più possibile sapere la tracciabilità del latte presente nei prodotti caseari e soprattutto non sarà più scontato che siano interamente Made in Italy. É in scadenza il decreto che dispone l’obbligo di etichettatura sull’origine dei prodotti lattiero caseari.
Così il risultato della possibile deregulation potrebbe andare proprio a discapito dei cittadini, che convinti di acquistare un prodotto nazionale sugli scaffali del supermercato, potrebbero ritrovarsi, loro malgrado, a consumare formaggi, yogurt e mozzarelle realizzati con latte di bassa qualità proveniente dall’estero.
Se il decreto sull’obbligo di etichettatura non venisse prorogato, osserva la stessa associazione, si darebbe campo libero a tutti quei "furbetti" che spacciano per nostrani prodotti scadenti, per cui vengono utilizzate materie prime provenienti da Paesi dove non sono in vigore le norme stringenti che devono invece rispettare gli agricoltori italiani.
Un mercato, quello dei fake alimentari, dal “Prosek” al “Parmesan” passando per il “Regianito” che ruba al nostro Paese quasi 100 miliardi di euro l’anno. La questione della sicurezza e della tracciabilità dei prodotti, ormai, è diventata un’esigenza anche per i consumatori, come dimostrano le oltre un milione di firme raccolte dalla petizione “Eat original! unmask your food”, lanciata in Europa proprio da Coldiretti e Campagna Amica, assieme ad altre organizzazioni
10/11/2021
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