Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione, anche di terze parti. Cliccando su “Accetta”, proseguendo la navigazione, accedendo ad un’area del sito o selezionando un qualunque suo elemento, acconsenti all’uso dei cookie.

Accetta

Navigazione contenuti

Contenuti del sito

OMICRON E LONG COVID EFFICACE L’ASSOCIAZIONE DI L-ARGININA E VITAMINA C LIPOSOMIALE

Immagine dell'articolo

La prima ricerca che dimostra come le manifestazioni sistemiche osservate nella malattia da coronavirus (Covid-19) potrebbero essere spiegate da una disfunzione endoteliale preesistente arriva dall’Albert Einstein College of Medicine di New York.

Successivamente è stato l’ospedale Cotugno di Napoli, in collaborazione con la Farmaceutici Damor, a dimostrare attraverso uno studio clinico come un intervento mirato ad ottimizzare la funzione endoteliale possa essere utile a migliorare il decorso dei pazienti affetti dalla malattia.
“Molti pazienti da noi seguiti da novembre 2021 ad oggi - spiega il professor Giuseppe Fiorentino primario del reparto di Pneumologia del Cotugno - ricoverati in sub-intensiva hanno mostrato segni di danni all’endotelio, evidenziando una buona saturazione, ma una bassa concentrazione di ossigeno”.

Lo studio, randomizzato, in doppio cieco, controllato verso placebo, che nella sua analisi ad interim ha determinato l’arruolamento di 100 pazienti, ha rilevato come già dopo 10 giorni dall’inizio della somministrazione, il trattamento con due flaconcini al giorno di L-arginina libera da sali determini una riduzione del supporto respiratorio in oltre il 70% dei pazienti trattati, con un deciso miglioramento della funzionalità respiratoria.

Questo ha comportato anche una riduzione dei tempi di degenza: 25 giorni rispetto ai 46 dei pazienti in trattamento con il placebo. “La ridotta permanenza in ospedale - prosegue Fiorentino - significa, inoltre, una minore esposizione ad ulteriori infezioni, poiché la L-Arginina agisce sia sulla risposta immunitaria, sia su quella infiammatoria.”

I benefici nel miglioramento della funzione endoteliale hanno avuto dei risvolti positivi anche nel lungo periodo, nei soggetti affetti da Long Covid. “Abbiamo notato che tra i pazienti che avevano assunto L-Arginina, anche l’astenia si riduce marcatamente.”

La dimostrazione, sia pur preliminare visto che lo studio è ancora in corso, che l’utilizzo di L-Arginina per via orale in aggiunta alla terapia standard in pazienti ospedalizzati per Covid-19 possa ridurre sensibilmente il decorso della malattia è di particolare importanza, visti i pochi trattamenti disponibili e rappresenta una nuova frontiera per una gestione migliore del coronavirus anche extraospedaliera.

Lo studio condotto dall’Ospedale Cotugno di Napoli, in collaborazione con l’Università Federico II, l’Albert Einstein College of Medicine di New York City e la napoletana Farmaceutici Damor è stato pubblicato sulla testata di libero accesso di The Lancet (EclinicalMedicine).

Francesco Ferrigno - Collaboratore - iGv

27/12/2021

Inserisci un commento

Nessun commento presente

Ultimissime

19 OTT 2024

USA 2024: TRE SETTIMANE AL VOTO, PARITÀ TRA HARRIS E TRUMP

Battaglia decisiva in Pennsylvania

19 OTT 2024

G7 DIFESA A NAPOLI

Crosetto lancia un messaggio di unità e fermezza in un mondo sempre più instabile

18 OTT 2024

ISRAELE-HAMAS: CONFERMATA LA MORTE DEL LEADER SINWAR

Meloni in Medio Oriente per promuovere il cessate il fuoco

18 OTT 2024

LIBRI: L'ITALIA ESPORTA SEMPRE PIÙ ALL'ESTERO

...ma gli italiani preferiscono leggere in inglese

17 OTT 2024

VIOLATI I SERVER DEL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA

Arrestato giovane hacker siciliano

17 OTT 2024

MATERNITÀ SURROGATA: IL SENATO APPROVA LA LEGGE SUL REATO UNIVERSALE

Una questione controversa