Le sanzioni concordate dai ventisette Paesi Ue contro la Russia il 23 febbraio, non sono servite a fermare Putin che ha invaso l’Ucraina nella notte del 24 febbraio, dando inizio alla guerra. Bruxelles, per bloccare la devastazione, ha messo a punto un secondo pacchetto di sanzioni, con l’obiettivo di colpire Mosca proprio al cuore.
La Commissaria europea Ursula von der Leyen, al termine del Consiglio europeo straordinario, che si è tenuto ieri pomeriggio, ha dichiarato: “Il pacchetto di sanzioni massicce e mirate, avrà il massimo impatto sull’economia russa e sull’élite politica.
Si basa su cinque pilastri: il settore finanziario, energetico, i trasporti, i controlli sulle esportazioni e il divieto di finanziamento delle esportazioni e la politica dei visti”. Secondo quanto appreso, vi era l’intenzione di escludere la Russia dal sistema Swift, che permette lo scambio delle transazioni finanziarie a livello mondiale, ma, al momento è in stand-by.
La misura verrà introdotta nel terzo pacchetto a cui Bruxelles già sta lavorando e che verrà messo in atto, nel caso vi sia un peggioramento della situazione, assieme allo stop della fornitura del gas, che rifornisce molti dei Paesi membri Ue.
26/02/2022
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