Tra i maggiori disagi che vivono coloro che finiscono in carcere è la difficoltà di incontrare i familiari. Le visite sono organizzate seguendo un rigido iter che, troppo spesso, sono rese ancor più difficoltose dal problema di raggiungere i luoghi di detenzione, soprattutto per chi vive lontano.
Un ragazzo di ventitré anni, Bruno Palamara, che in carcere ha trascorso quattro anni della sua vita, e per questo motivo conosce personalmente il problema, ha pensato di dar vita ad un progetto “41 bus”, che partirà nelle prossime settimane e che per ora, l’intenzione è quella di creare una rete che coinvolga anche altri istituti penitenziari, riguarda le carceri di Voghera e di Opera.
L’ex detenuto, aiutato dall’avvocato Beatrice Saldarini, ha creato un sito dove, non solo è possibile prenotare i colloqui con i reclusi, ma anche organizzare tutto il viaggio, dalla partenza all’arrivo nelle strutture. Mettendo a disposizione una navetta dedicata, appunto la “41 bus”, dall’aeroporto di Malpensa o dalla stazione centrale di Milano, i visitatori verranno accompagnati nelle case di reclusione, evitando così lunghi e complicati trasbordi.
03/05/2022
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