Il governo talebano in Afghanistan, contrariamente a quanto promesso con il ritorno al potere il 15 agosto 2021, “Tuteleremo i diritti delle donne”, nei primi giorni di maggio, ha reintrodotto l’obbligo del burqa, in pubblico. L’imposizione di coprire tutto il corpo, lasciando liberi solo gli occhi, era già in vigore dal 1996 al 2001, durante il primo governo di Kabul.
Le limitazioni alla libertà delle donne erano iniziate con l’attuazione di altre leggi, tra cui: il divieto di fare lunghi viaggi senza la presenza di un familiare maschio, di frequentare le scuole e le università o di lavorare, tranne che non svolgessero lavori importanti.
Da ieri, Kabul ha introdotto il divieto di apparire in video con il viso scoperto, misura che va a colpire anche attrici e giornaliste, alle quali era permesso di coprire solo i capelli. Ma alcune conduttrici, di importanti canali Tv, si sono ribellate alla nuova ingiunzione, andando in onda a volto scoperto. Secondo quanto stabilito dai talebani, le donne che non rispettano l’obbligo di indossare il niqab o il burqa verranno licenziate, così come potrebbe accadere per i mariti o i padri.
22/05/2022
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