A nove mesi dalla fine della legislatura, per mercoledì prossimo, il Premier Mario Draghi ha chiesto una verifica della maggioranza, che, qualunque sia l’esito, non esclude le sue dimissioni dalla carica.
La crisi è stata causata dal voto contrario del Movimento 5 Stelle al decreto Aiuti. L’ala governista è spaccata sul voto in Aula, se una parte dei parlamentari, compresi alcuni pentastellati, spingono per far rientrare la crisi di governo, Silvio Berlusconi e Matteo Salvini, pur non sbilanciandosi, hanno comunicato di essere pronti ad andare al voto, anche se non tutti i membri del centro-destra sono allineati con le parole dei due leader.
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella potrebbe decidere di non sciogliere le Camere, evitando di votare nn’immediato, e dare l’incarico di Premier a un nuovo tecnico.
A sostegno del Presidente del Consiglio Mario Draghi, è arrivato l’appello di oltre mille sindaci italiani, tra cui quelli dei Comuni di Firenze, Genova, Milano, Pesaro, Roma, Torino e Venezia, che con una lettera hanno chiesto all’ex della Bce di rivedere la sua decisone e di proseguire il suo mandato.
18/07/2022
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