Il capo della Polizia Lamberto Giannini, nella conferenza stampa di fine anno al Viminale, ha reso noti i dati dei reati commessi in Italia nel 2022. Secondo quanto emerso dal bilancio della Direzione centrale della polizia criminale, gli atti criminosi registrati nell’anno ancora in corso sono inferiori rispetto al pre-pandemia.
Invece, paragonando i valori dei primi dieci mesi dell’anno con lo stesso periodo del 2021, vi è stato un incremento di: violenze sessuali +15,7%, furti +19,7%; rapine mediamente +18,2%; truffe, di cui due su tre si verificano on line, +1,9%; femminicidio +3%. In particolare, in totale gli omicidi sono stati 309, contro i 299 del 2021, di cui 122 donne: di queste, 100 sono decedute in ambito familiare/affettivo, 59 sono state vittime di partner o ex.
Il dato, comunque drammatico, rivela una diminuzione di quest’ultimo tipo di reato, con -6%, scendendo da 146 a 137. Il rapporto evidenzia che, confrontando i dati con quelli dell’area europea, l’Italia risulta essere uno dei Paesi più sicuri in assoluto, attestandosi al terzo posto, dopo Norvegia e Svizzera.
A destare preoccupazione è l’aumento dei reati commessi dai minorenni, tra cui: attentati, omicidi, violenze (sessuali e aggressioni) e rapine, che, rispetto al periodo pre-pandemia, sono cresciuti del 14,3%.
02/01/2023
Inserisci un commento