La piattaforma cinese TikTok è da tempo nel mirino degli Usa, già prima dell’ex presidente Donald Trump e più recentemente da parte di diversi Stati americani, che ne hanno vietato l’uso. Anche l’Ue, preoccupata per la sicurezza di dati e informazioni, ha chiesto la disinstallazione dei profili governativi.
L’applicazione, di proprietà della ByteDance, nonostante abbia puntualizzato che la Cina non ha alcun accesso agli account, per evitarne la chiusura di diversi milioni, ha annunciato la creazione di un nuovo sistema di protezione, definito ‘Clover’, riservato agli utenti del Vecchio continente.
TikTok, già dallo scorso anno, aveva in iniziato a custodire le informazioni in un data center a Dublino, ma dopo le nuove disposizioni di Bruxelles, con un investimento annuale di 1,2 miliardi di euro, ha reso noto che i siti di conservazione in totale saranno tre: un secondo realizzato ancora nella capitale irlandese e un terzo in Norvegia.
Inoltre, il colosso cinese per aumentare la protezione degli account, si appoggerà ad un nuovo partner che “monitorerà il flusso e fornirà verifiche indipendenti e reportistica sulle eventuali anomalie”.
09/03/2023
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