La nuova proposta di legge di Fratelli d’Italia, presentata in Commissione Giustizia di Montecitorio, anima le opposizioni, ritenendo inammissibile cancellare il reato di tortura introdotto nel codice penale nel 2017, dopo un tortuoso iter parlamentare. Tanti gli esponenti di centro sinistra che hanno manifestato il proprio dissenso contro la modifica dell’art. 613 bis dell’ordinamento, a tutela dei diritti umani, tra cui la senatrice Ilaria Cucchi di Alleanza Verde e Sinistra Italiana.
La donna, nel 2009, perse il fratello Stefano: il ragazzo, arrestato dai carabinieri, giorni dopo morì in ospedale in seguito alle percosse subite in caserma, per mano degli stessi militari. Ilaria Cucchi, intervenuta all’incontro “Vite di serie A e Vite di serie B - la condizione dei detenuti oggi”, che si è tenuto ieri dall’Università Statale di Milano, appellandosi al Presidente Mattarella, ha dichiarato che si opporrà al pdl, in quanto, “Abrogare il reato di tortura equivale a legittimarla”.
Sulla questione è intervenuto Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, che ha spiegato: “Non vogliamo abrogare il reato, solo tipizzarlo in modo nitido”.
25/03/2023
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