La bomba mediatica scoppiata a inizio agosto, in seguito alle dichiarazioni del responsabile alla comunicazione della Regione Lazio, Marcello De Angelis, ha scatenato una reazione a catena, con un crescendo di polemiche, arrivando a riaccendere i riflettori sul passato.
Il collaboratore del governatore Francesco Rocca, ex militante di estrema destra, pochi giorni dopo l’anniversario della Strage di Bologna, mise in discussione anni di indagini e processi, sostenendo l’innocenza di Fioravanti, Mambro e Ciavardini, invece condannati in via definitiva. I partiti di opposizione, con un nulla di fatto, chiesero le dimissioni di De Angelis, arrivate, invece, nelle scorse ore dopo ‘la riscoperta’ di una vecchia canzone, ‘Settembre nero’, da lui scritta quarantacinque anni fa.
Il brano, contro gli ebrei, ha destato molto scalpore tanto che, dopodomani, 1° settembre, in Consiglio regionale era in programma un incontro straordinario per discutere sul futuro dell’ex estremista nero.
De Angelis ha dichiarato: “Ho pagato tragicamente per metà della mia esistenza colpe che non avevo, ma non posso affrancarmi dall’unica cosa di cui mi sento vergognosamente responsabile: aver composto in passato un testo di una canzone che considero un messaggio di odio insensato nei confronti di esseri umani senza colpa. È con grande tristezza che ritengo non ci sia altra scelta per me che riprendere la mia strada lontano da questa Istituzione”. Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha accettato le dimissioni.
31/08/2023
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