Un nuovo e crudele caso di violenza inaudita segna l’estate 2023, questa volta contro non delle giovani donne, bensì un animale indifeso. Domenica sera, 27 agosto, un gruppo di ragazzi, a conclusione di una festa di 18 anni in un agriturismo di Anagni, in provincia di Frosinone, hanno preso parte al massacro di una capretta di pochi mesi, presa brutalmente a calci, causandone la morte.
I video, pubblicati sui social dagli stessi autori del dell’efferato atto, sono stati rimossi avendo sollevato profonda indignazione e valanghe di polemiche del popolo del web. Le immagini, di rara violenza, riprendevano un minorenne, incitato dal gruppo, che colpiva l’animale alla testa, poi caricato su una cariola e lanciato dalla finestra.
Il drammatico evento porta in luce, ancora una volta, il grave problema di mancanza di valori e di empatia, oltre che alla perdita di ogni forma di controllo pur di ottenere visibilità sui social network. Per la giornata di oggi, 2 settembre, le associazioni animaliste hanno organizzato una manifestazione a Fiuggi contro la violenza sugli animali.
L’ art. 544-bis del codice penale, in caso di uccisione di animali per crudeltà o senza necessità, prevede la reclusione da quattro mesi a due anni. Ancora una volta, invece di condannare l’azione, la mamma di uno dei ragazzi, ripreso nel video, è intervenuta in difesa del figlio: “I calci ci sono stati quando la capretta era già morta”. Gli inquirenti hanno inserito nel fascicolo degli indagati due minorenni e quattro maggiorenni.
05/09/2023
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