La scuola in Francia è ripartita da circa due giorni ma le ragazze e i ragazzi sono stati accolti con un’importante novità: il divieto di entrare con l’abaya e il qamis, ossia gli abiti femminili e maschili utilizzati dai musulmani.
La decisone del governo, presa nel rispetto del principio di laicità della scuola pubblica, quindi senza distinzione di razza, di sesso, di genere e di religione, ha sollevato moltissime polemiche.
Diversi gli insegnanti che hanno incrociato le braccia in segno di protesta e alcuni giovani credenti, tra cui 67 ragazze, hanno deciso di restare fuori dalle aule, non volendo rinunciare ad indossare i vestiti religiosi.
L’imposizione, ritenuta discriminante e che “non rispecchia la posizione del Consiglio d’Europa”, è stata contestata anche da diverse associazioni per i Diritti dei musulmani, i quali hanno presentato ricorso presso gli organi competenti.
Il presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron, in un’intervista a HugoDécrypte, ha aperto alla possibilità di un abbigliamento simile per tutti, come per esempio “giacca e jeans”, precisando: “La questione della laicità nella nostra scuola è una questione profonda”.
08/09/2023
Inserisci un commento