La lotta al cambiamento climatico potrà concretizzarsi davvero solo quando i cittadini si uniranno contro il consumismo, modificando radicalmente la gran parte delle proprie abitudini. A partire dagli anni ’60, ha iniziato a farsi strada il tema dell’ecologia e della tutela ambientale, dando il via al fenomeno del ‘greenwashing’, ossia la strategia marketing di molte aziende, ingannevole, di presentare i propri prodotti come ecosostenibili, pur non essendolo.
Nelle scorse ore, l’Europarlamento e il Consiglio Ue hanno presentato un accordo, che verrà votato a novembre, per una maggiore trasparenza delle etichette che riguardano le dichiarazioni ambientali, come le indicazioni “bio”, “ecologico”, “naturale”, e le pratiche di obsolescenza precoce.
Nel caso la norma venga approvata, le aziende potranno apporre sulle confezioni termini che ne indicano la sostenibilità solo se nelle condizioni di poterlo dimostrare mediante certificazione approvata o autorizzata dal governo.
La Commissione dovrà proporre una nuova indicazione che rende più visibili le informazioni di garanzia, che per legge è di due anni, e che indichi una durata maggiore, nel caso le aziende intendano estenderla gratuitamente.
21/09/2023
Inserisci un commento