Purtroppo, negli ultimi anni il numero delle truffe online cresce ogni giorno sempre di più. Sono talmente tante che la polizia postale non sempre riesce a individuare le bande di truffatori, anche perché queste, escogitano trucchi sempre più sofisticati per evitare di essere rintracciate.
In questi giorni, però, l’operazione Emma 6, è riuscita a metter in luce il modo in cui i soldi ottenuti dalle truffe vengono riciclati. La polizia postale, ha scoperto che grazie ai “Money Mules”, i “muli del denaro”, i truffatori riescono a riciclare il denaro sporco. I “muli del denaro” non sono altro che persone comuni che, volendo racimolare qualche soldino, inconsapevolmente, diventano parte del sistema. Il denaro sporco viene ottenuto tramite operazioni informatiche illecite come: phishing, vendite su e-commerce e trojan bancari che non fanno altro che ripulire i conti correnti.
I truffatori dovranno nel giro di pochissimo tempo, riciclare il denaro ottenuto. A questo punto, avranno bisogno di “un mulo del denaro” che avrà il compito di ricevere per primi i soldi e poi rigirarli su un altro conto. Naturalmente al “mulo”, verrà promesso un piccolo compenso per la prestazione ma questa non arriverà mai. Per chi non ne fosse a conoscenza, partecipare ad operazioni simili è un reato penale che comporterà gravi conseguenze. Il “mulo” non solo verrà denunciato per riciclaggio di denaro, subirà il blocco del conto e verrà segnalato agli istituti di credito.
10/12/2020
Inserisci un commento