La rivista medica inglese, il British Journal of dermatology, ha pubblicato i risultati di nuovi studi eseguiti dall’Università Statale di Milano, rivelando che i ricercatori, basandosi sulla scoperta che alcuni malati di Covid-19, presentano come unico sintomo delle lesioni cutanee, hanno deciso di analizzare degli esami istologici risalenti all’autunno 2019, scoprendo che diversi pazienti, avevano contratto il virus molto prima che venisse proclamata la pandemia.
La ricerca a ritroso ha permesso così di individuare il paziente 1, una donna di 25 anni che, a novembre 2019, era stata sottoposta ad una biopsia per una dermatosi atipica ma l’esame, non aveva portato ad una diagnosi precisa. In seguito, gli studiosi, dopo aver rilevato la presenza del Covid-19 nel tessuto cutaneo della donna, hanno ricontattato la paziente che ha dichiarato che, tranne per episodi di leggero mal di gola, non aveva manifestato alcun sintomo di contagio, le lesioni erano scomparse nei mesi successivi e, circa sei mesi dopo la biopsia, erano stati ritrovati anticorpi del Covid nel sangue.
In conclusione, secondo la ricerca, “E’ il caso documentato a livello scientifico, più antico della presenza del SarsCov2, ma probabilmente, continuando a cercare, lo troveremmo anche su campioni di ottobre 2019”
13/01/2021
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