Emilio Pursumal, palermitano rientrato in Sicilia dopo la laurea in Economia aziendale all’Università Bocconi di Milano e soprattutto dopo una lunga esperienza come responsabile della comunicazione per la Divisione Pubblicità del gruppo Rizzoli-Corriere della Sera.
Da cofondatore di Coaching Mediterraneo, ha lanciato un nuovo modello formativo per le aziende, basato sull’esperienza, in campi diversi da quelli tecnici e manageriali. Si alterna aula e outdoor, impastando il pane o cucinando insieme. Osservando la natura si può ragionare sulla comunicazione e sui valori di brand.
Coaching Mediterraneo è un ossimoro creativo nell’ambito della formazione, due opposti che si rispettano e completano. Il coaching porta con sé la cultura americana dell’obiettivo e della performance, la fiducia in se stessi e nel talento, concetti lontani dal Sud segnato dal destino, e che invece stanno a fondamento del sogno e di qualunque visione.
Con il socio Beppe Castellucci hanno ritenuto che fosse giunto il momento di lanciare una provocazione a questo mondo ben strutturato in termini di modelli, marketing, finanza e gestione del tempo, ma che sta accusando un disagio crescente sul fronte delle risorse umane e che necessita di cambi di paradigma.
Del mediterraneo recuperiamo innanzitutto la metafora principale del viaggio, inteso come sfida che fonda il senso e il valore di ogni giorno nell’accoglienza, l’avventura, l’incontro e la condivisione.
Così, rispetto al coaching fortemente orientato su obiettivi e piani di azione, ripartono dall’accento “mediterraneo” del greco Epiteto e dal suo pensare, desiderare e agire.
Ciò che conta è la legittimazione e la volontà dei capi di voler cambiare e credere nell’auto apprendimento della squadra. Quindi si parte sempre dai valori dell’organizzazione. Poi procedono con la proposta dell’apprendimento creativo a partire dall’esperienza, in campi diversi da quelli tecnici e manageriali. Utilizzano il viaggio per offrire metafore che alimentino il confronto. un’immersione subacquea, per esempio, ti apre a nuove visioni sull’importanza del compagno di squadra e sul valore del feedback. L’esperienza e il gioco basato sulla collaborazione aprono la mente e suggeriscono nuovi paradigmi e modelli d’innovazione.
18/01/2021
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