Dipingere la città del Vesuvio con tutti i vicoli e i colori è difficile, raccontare i suoi sapori in un pranzo potrebbe essere fatto solo con giorni di fuochi accesi e di pentole che ribolliscono. Ma tutto questo è stato possibile in una canzone che è tutta Napoli. Una canzone che da sola è riuscita a definire la personalità di un artista e insieme sottolinearne l'estro emozionale assolutamente fuori da ogni recinto ordinario. Pino Daniele è stato l'artista straordinario, che la ha scritta, musicata e cantata... "Napul'è" invece ha cantato la città e i napoletani.
Inserito come traccia di apertura del suo album di esordio Terra mia (1977). Il suo sound blues misto alla cultura napoletana diventa subito un fenomeno e, grazie al suo talento come musicista oltre che come autore, lo rendono presto una colonna della nostra musica nel mondo. Anno dopo anno, infatti, Daniele sfornerà successi su successi consolidando il suo ruolo tra i protagonisti della musica italiana.
Il testo parla delle contraddizioni tipiche della città di Napoli e di quella sensazione di indifferenza mista a rassegnazione che è presente nel popolo napoletano. Daniele, quindi, esprime quel misto di sentimenti e di riflessioni che ogni napoletano che vive la propria città ha ogni qualvolta gira per le strade di Napoli.
Il brano ottenne grande successo nel corso degli anni seguenti, testimoniato dal fatto che è stato più volte riproposto dallo stesso autore sia in raccolte, sia in album live ed è diventato l’inno ufficiale del Napoli: il brano infatti accompagna l’ingresso in campo delle squadre che si sfidano allo Stadio San Paolo, a partire dall’11 gennaio 2015, in occasione di Napoli-Juventus.
23/01/2021
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