Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, trascorsi quattro giorni di consultazioni, ieri sera, intorno alle 20,30 ha incontrato Roberto Fico, il Presidente della Camera, al quale era stato conferito il mandato esplorativo nella speranza di verificare se vi fossero i presupposti per creare un nuovo governo.
Fico ha comunicato l’impossibilità di dar vita ad un Conte Ter, in quanto: “Permangono distanze alla luce della quali non ho registrato unanime disponibilità per dare vita alla maggioranza”. Mattarella, alla luce del mancato accordo fra i partiti, decide per “un governo del presidente”, convocando al Quirinale per le ore 12, Mario Draghi, ex presidente della Bce, per un “incarico di alto profilo.”
Il Capo dello Stato, ai tanti che chiedono di andare alle urne, ha spiegato che nei Paesi andati a votare durante la pandemia, si è assistito ad un aumento della curva epidemiologica. Inoltre, ha aggiunto che: “Dal momento in cui si sciolgono le Camere devono passare 60 giorni, poi altri 20 per insediare le Camere. Poi bisogna formare il governo, che deve ottenere la fiducia delle Camere e organizzare i propri uffici. Si tratterebbe di tenere a lungo il Paese senza un governo in pienezza di funzioni”.
Andare quindi a votare comporterebbe avere un governo con attività ridotte e, in questo momento così delicato per l’Italia, non è la scelta più opportuna. Troppe le questioni da affrontare, come il piano vaccini anti Covid-19, il blocco dei licenziamenti e il Recovery che necessita di un piano urgente, da presentare entro aprile alla Commissione europea.
La scelta del Presidente Mattarella di nominare Draghi non ha ricevuto il totale consenso da parte del mondo politico. Oggi, alle ore 12 Draghi salirà al Colle e comunicherà la sua decisione. Nel caso fosse affermativa, innanzitutto dovrà verificare se in Parlamento vi sia una maggioranza pronta a sostenerlo.
03/02/2021
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