Fabiana Dadone il nuovo Ministro alle politiche giovanili, ha prestato giuramento per iniziare a tutti gli effetti il proprio esecutivo.
Nata a Carrù (Cuneo) nel 1984 dove risiede, Fabiana Dadone è laureata in Giurisprudenza a Torino. Ha due figli Primo, primogenito che ha 5 anni e Leone nato il 24 giugno 2020.
Temi forti del suo dicastero sono stati la semplificazione e la digitalizzazione della Pa che hanno avuto una ulteriore spinta proprio con l'esplodere del covid con l'aumento delle Identità Digitali Spid, le carte d'identità elettroniche, il sistema dei pagamenti con Pago Pa.
Dadone dunque lascia la guida del dicastero della Pa e succede ad un altro grillino, Vincenzo Spadafora alle politiche giovanili.
Il suo primo “vaffa” risale al 2012, quando con un ricorso ha costretto l'amministrazione di Mondovì, meno di 23mila abitanti nella Provincia Granda, a cambiare la squadra della giunta comunale, e aggiungere una donna per il rispetto delle quote rosa. Un atto simbolico che il Movimento 5 Stelle che ha rivendicato a lungo come esempio di una batosta per il sistema e per la vecchia politica.
Nel 2013, inizia il suo primo mandato in parlamento con il partito di Beppe Grillo per poi entrare nel governo Conte bis, a settembre del 2019, al posto della leghista Giulia Bongiorno, dopo il ribaltone del Papeete.
È stata lei a occuparsi nel corso dell'emergenza Covid del passaggio obbligato dei dipendenti pubblici allo smart working, promuovendo il lavoro agile che, per iniziativa della ministra dovrà ora essere regolato da un piano che ogni amministrazione pubblica dovrà adottare a cadenza annuale.
16/02/2021
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