Nel 2012 inizia il processo Ilva, l’acciaieria più grande in tutta Europa con sede a Taranto. Nel processo, denominato “Ambiente svenduto”, per il presunto disastro ambientale, la pubblica accusa ha chiesto in tutto 47 condanne, 44 a persone fisiche e 3 pene pecuniarie e misure interdittive per le aziende coinvolte.
Le pene più rigide sono state chieste per gli ex proprietari e amministratori dello stabilimento, Fabio e Nicola Riva, 28 anni e 25 anni di carcere, 28 anni anche per gli ex-dirigenti Luigi Capogrosso e Girolamo Archinà.
Tra gli accusati, spicca il nome di Nichi Vendola, ex governatore della Puglia, accusato di concussione aggravata ai danni dell’ex direttore generale di Arpa Puglia, Giorgio Assennato. Per Vendola sono stati chiesti 5 anni di reclusione, in quanto secondo gli inquirenti avrebbe fatto pressioni su Assennato, perché troppo rigido nella valutazione delle emissioni prodotte dall’Ilva di Taranto.
Al momento il processo non è ancora concluso, i difensori degli imputati e delle parti civili, illustreranno le rispettive conclusioni. La sentenza potrebbe arrivare entro l’estate.
18/02/2021
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