A seguito della frana avvenuta al cimitero di Camogli (Genova) lunedì 22 febbraio 2021, circa duecento bare sono finite in mare e sugli scogli: per ore i vigili del fuoco sono stati impegnati nel recupero.
Concluse le attività di primo contenimento e messa in sicurezza dell'area, i Vigili del fuoco sono tornati, nel giorno successivo, a perlustrare lo specchio d'acqua antistante la falesia crollata; con l'aiuto dei sommozzatori, degli specialisti nautici ed il reparto volo e il nucleo SAPR (Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto) stanno proseguendo nelle delicate operazioni di recupero dei feretri.
Tempi lunghi e attività di recupero complesse per i feretri scivolati verso il mare a Camogli insieme a una parte di cimitero. Dopo una prima analisi dei tecnici, l’assessore alla protezione civile di Regione Liguria Giacomo Giampedrone e il sindaco di Camogli Francesco Olivari hanno fatto il punto della situazione: bisogna operare con estrema delicatezza come se ci fossero persone vive ancora sotto.
La procura di Genova ha aperto un fascicolo per frana colposa per il crollo di parte del cimitero di Camogli. Il fascicolo, in mano al procuratore aggiunto Paolo D’Ovidio e il sostituto Fabrizio Givri, è a carico di ignoti. Nel mirino degli investigatori anche i lavori che erano stati fatti da poco.
26/02/2021
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