Riaffiorano frammenti della Seconda guerra mondiale nei mari siciliani. Pezzi di un bombardiere tedesco sono stati ritrovati dalla Soprintendenza del Mare, su segnalazione di un diving, a circa 1,5 miglia dalla costa nelle acque di Ognina, a Siracusa. Si tratta di un velivolo del tipo Junker Ju-88, che si presenta molto frammentato, mostrando diverse parti di alluminio sparse su un ampio areale, segno di un violento impatto o di un’esplosione in volo.
Tra gli elementi ritrovati, fanno sapere dall’assessorato regionale ai Beni culturali: un motore aeronautico Junker Jumo 211 ed un portello in alluminio con un oblò circolare d’ispezione in vetro del vano motore, caratteristica questa di un solo modello Junker. Questi elementi identificano con ragionevole certezza il relitto di un bimotore bombardiere multiruolo Junker Ju-88. Il relitto è stato individuato da Fabio Portella, titolare del Diving “Capo Murro” di Siracusa.
“Questo ritrovamento” sottolinea l’assessore regionale ai Beni culturali, Alberto Samonà, “insieme a quello avvenuto tempo fa di un identico velivolo nelle acque antistanti capo Sant’Elia ad Augusta, assume un carattere particolarmente importante come testimonianza delle operazioni aeronavali dello sbarco alleato in Sicilia, che videro l’ottava Armata Inglese e l’aviazione dell’Asse impegnate nell’area di Siracusa. Si tratta di testimonianze che contribuiscono a ricostruire gli scenari di cui la Sicilia fu protagonista durante la Seconda guerra mondiale”.
“Il rinvenimento dell’aereo militare”, spiega Valeria Li Vigni, soprintendente del Mare, “mette in luce il profondo interesse della Regione per la ricerca sottomarina e al contempo evidenzia la grande collaborazione esistente con i diving, nella costante ricerca e tutela del nostro mare, che, in questo caso, ci offre un ulteriore tassello del mosaico della cultura, questa volta orientato a ricostruire gli scenari di una storia a noi più vicina”.
10/04/2021
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