Alla stazione degli autobus di McAllen, Texas, il viavai è senza sosta. In pullman, su furgoni o a piedi, continuano ad arrivare comitive di migranti dal Centro America. Per molti è un capolinea, per la maggior parte il Centro di accoglienza che da oltre trent’anni sorge di fronte ad essa è la speranza di un nuovo inizio.
Finita la prima quarantena per il corona virus, la curva di chi cerca di varcare il confine tra Messico e Stati Uniti ha ripreso ad aumentare. Da gennaio l’impennata, soprattutto di adulti in cerca di lavoro e minorenni non accompagnati.
Quando la Border Patrol li lascia, tocca a suor Norma Pimentel prendersi cura dei migranti, qui perlopiù famiglie e bambini. Questa suora di 67 anni nel 2020 era stata nominata dalla rivista Time tra i 100 personaggi più influenti. Qui a McAllen, lei organizza quello che lo Stato o il Governo federale non possono o vogliono fare.
L’emergenza migratoria al confine col Messico è la prima crisi di Joe Biden che ha nominato la sua vice Kamala Harris quale responsabile diretta del dossier. È quanto sia caldo e delicate il dossier, lo dimostra il continuo andirivieni di camion fuori Donna, a una ventina di chilometri di McAllen. In gran fretta si cerca di ampliare il centro di accoglienza costruito nel 2012 ai tempi di Barack Obama.
03/05/2021
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