L’India, uno dei Paesi più colpiti dalla pandemia con oltre 23 milioni di contagi e più di 150 mila morti, in queste ore è alle prese con l’abnorme aumento di casi di mucormicosi. Questa è un’infezione fungina rara, conosciuta anche come “fungo nero”, molto difficile da trattare, con un tasso di mortalità che supera il 50%. La mucormicosi era diffusa in India già prima della pandemia.
Se in passato venivano registrate poche decine di casi all’anno, in seguito al Covid, i casi sono cresciuti esponenzialmente. È stato notato che, ad esserne maggiormente colpite, sono le persone affette da diabete che assumono steroidi, in quanto il sistema immunitario è già fortemente compromesso.
Attualmente sono stati riscontrati poco meno di 8900 casi e per aiutare la popolazione a contrastarne la diffusione, il ministro Sadanand Gowda ha comunicato che, negli stati occidentali di Gujarat e Maharashtra, dove risultano esservi quasi la metà dei casi, verrà inviato il farmaco ‘Amfotericina B’.
Proprio a causa dell’enorme aumento di persone contagiate dal “fungo nero”, le autorità sanitarie indiane ritengono che i Paesi maggiormente colpiti, dovrebbero dichiarare immediatamente l’epidemia come emergenza nazionale.
25/05/2021
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