C'è ancora incertezza sui viaggi all'estero.
Ad oggi, anche se vaccinati, gli italiani per rientrare dovrnano sottoporsi a tampone molecolare o antigenico effettuato 48 ore prima dell’ingresso e, in alcuni casi, alla quarantena obbligatoria.
Un paradosso, quello indicato dal Codacons che ha presentato una diffida al Governo italiano.
La vaccinazione anti-Covid ha un valore diverso negli altri Paesi rispetto all'Italia.
"È assurdo che altri paesi stranieri accettino il certificato di vaccinazione italiana per l‘ingresso sul loro territorio ma tale certificato non venga riconosciuto proprio dall’Italia per i suoi cittadini che rientrano in patria - commenta in una nota l'associazione -, richiedendo il tampone nelle 48 ore precedenti e/o rispettare la quarantena obbligatoria. La certificazione relativa al ciclo vaccinale non consente, ad oggi, ai cittadini italiani di rientrare dall’estero".
C'è un evidente dissenso dunque davanti ad una normativa interna che appare "ad oggi contraddittoria e lesiva dei diritti dei cittadini italiani che, paradossalmente, si possono recare all’estero liberamente – se vaccinati in Italia – ove diretti presso paesi che riconoscono il certificato vaccinale, ma non possono rientrare altrettanto liberamente in Italia sulla base di un certificato da quest’ultima emesso".
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