Il 27 giugno 1981, alle 20.59, il volo di linea IH870, decollato dall’aeroporto di Bologna e diretto a Palermo, perde i contatti radio con lo scalo di Ciampino che era responsabile del traffico aereo.
Si disintegra e cade nel mar Tirreno, portando con sé 81 persone tra passeggeri ed equipaggio.
Solo 39 corpi verranno in seguito identificati. I resti del velivolo invece verranno recuperati diversi anni dopo e ora si trovano al museo per la memoria di Ustica a Bologna.
Quello che è accaduto non è mai stato chiarito: non solo la dinamica ma anche tutte le cause e le circostanze.
"A nome della comunità emiliano-romagnola, continuiamo a chiedere che si arrivi alla completa verità sulla strage Ustica. È necessario fare piena luce sugli autori e ci uniamo alla richiesta dell’Associazione dei familiari delle vittime, affinché sia certa la definizione degli eventi" ha detto il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini.
"Ha strappato alla vita 81 persone indifese e ha lasciato la Repubblica senza una verità univoca capace di ricomporre appieno il quadro delle circostanze e dei responsabili. Il tempo non sanerà mai questa ferita", ha invece sottolineato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
29/06/2021
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