Il governo cinese ha comunicato che ha introdotto un treno superveloce che permetterà di mettere in comunicazione, più agevolmente Cina ed India. è stato inaugurato col nome di Fuxing; ma gli affusolati vagoni sono strategicamente ben più importanti dei nomi simbolici e delle meraviglie tecniche di questo treno che sfreccia a 160 chilometri orari sul tetto del mondo.
La prima linea ferroviaria da Pechino a Lhasa, capitale del Tibet, fu battezzata “Il treno del cielo”, un nome romantico che le popolazioni locali hanno imparato a temere. Viaggiando su rotaie che per l’80 per cento scorrono sopra i 4000 metri sono già arrivati infatti centinaia di migliaia di cinesi han, in gran parte coloni.
La ferrovia collega in 3 ore e mezzo invece di 5 Lhasa alla città di Nyingchi nel punto della prefettura di Medong più vicino al delicatissimo confine indiano dell’Arunachal Pradesh. Qui le truppe dei due eserciti si sono combattute spesso e Pechino vanta diritti territoriali come parte della regione tibetana conquistata negli anni ’50.
La sola capienza dei vagoni merci annessi al Fuxing è di 10 milioni di tonnellate l’anno, ma molte di più possono viaggiare su autotreni e mezzi che percorrono da 3 anni la nuova autostrada connessa, dopo aver costeggiato lo stesso delicato confine, a quella più grande verso il Sichuan, e quindi al resto delle arterie verso sud e nord dell’impero.
Il serpente d’asfalto dai tratti mozzafiato attraversa una sola volta il Grand Canyon del Brahmaputra chiamato in Tibet Yarlung Zangbo, mentre la nuova ferrovia elettrificata passa ben 16 volte di qua e di là dal fiume su alcuni dei 121 ponti che scavalcano anche ghiacciai eterni, anch’essa destinata a promuovere lo sviluppo economico e il miglioramento delle condizioni di vita delle popolazioni.
07/07/2021
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