Haiti, già segnata dall’assassinio del presidente Jovenel Moise, avvenuto poco più di un mese fa, per mano di un commando armato di quattro persone che ha ferito anche la moglie, il 14 agosto è stata devastata dall’ennesimo terremoto che ha provocato almeno 1300 vittime, oltre 2800 feriti e un numero imprecisato di dispersi.
La scossa di magnitudo 7.2, a cui n’è seguita una seconda di 5.2, è stata registrata a 8 chilometri a nord di Petit Trou de Nippes, a 10 km di profondità, e il boato è stato avvertito in tutto lo Stato e in gran parte dei Paesi caraibici.
Purtroppo, sono crollate case, chiese e edifici storici, alcuni dei quali si erano miracolosamente salvati dal sisma del 2010. Nonostante quest’ultimo fosse stato d’intensità minore, provocò oltre 200 mila vittime, in quanto l’epicentro venne registrato in una zona più popolosa.
L’Unicef ha già attivato tutta una serie di aiuti per fornire assistenza alla popolazione, e Biden, il presidente degli Stati Uniti, “ha autorizzato un’immediata risposta Usa”. Aiuti sono già partiti anche da altre Nazioni, come per esempio Messico, Repubblica Dominicana e Venezuela.
17/08/2021
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