La stagione turistica è quasi giunta al termine e, nonostante sia partita tra incertezze e preoccupazioni, i primi bilanci mostrano una fotografia migliore rispetto alle aspettative.
All’inizio, a destare molta preoccupazione erano le restrizioni imposte dal governo, come la quarantena per gli stranieri e il coprifuoco. Ma le misure per contrastare i contagi, seppur decisamente allentate, e l’introduzione del green pass, non hanno fermato l’affluenza dei turisti.
In realtà, i livelli non sono paragonabili a quelli pre-Covid, ma sono stati nettamente superiori allo scorso anno. Le attività turistiche avevano posto molte speranze nei viaggiatori residenti fuori dalla Comunità europea. Aspettative che sono state deluse ma compensate dal cosiddetto ‘turismo di prossimità”, portando visitatori non solo europei ma soprattutto italiani, i quali, pur di non rinunciare alle vacanze, hanno scelto mete più vicine a casa.
Se la Romagna ha dichiarato di essere molto soddisfatta, avendo registrato “in agosto quasi il sold-out”, Isole Eolie, Liguria, Sardegna, Friuli-Venezia Giulia, Piemonte e Campania, hanno dichiarato che la stagione, tralasciando giugno, è andata bene. Mentre per altre Regioni, come l’Abruzzo, la stagione è stata “soddisfacente ma non fantastica”.
Claudio Di Dionisio, il presidente regionale di Cna Turismo ha dichiarato: “Ad esclusione delle due settimane a cavallo di Ferragosto, i numeri sono inferiori al 2020. Noi come tour operator abbiamo trovato posti letto last minute anche a ridosso del Ferragosto, cosa impensabile nel 2020 e prima della pandemia.”
02/09/2021
Inserisci un commento