"La responsabilità del sequestro, della tortura e dell'uccisione di Giulio Regeni grava direttamente sugli apparati di sicurezza della Repubblica araba d'Egitto, e in particolare su ufficiali della National Security Agency (NSA), come minuziosamente ricostruito dalle indagini condotte dalla Procura della Repubblica di Roma".
E' quanto afferma la Commissione parlamentare di inchiesta sulla morte di Giulio Regeni nella relazione finale che verrà approvata oggi.
"I responsabili dell'assassinio di Giulio Regeni sono al Cairo - si afferma nel documento -, all'interno degli apparati di sicurezza e probabilmente anche all'interno delle istituzioni.
Solo con una reale e leale collaborazione da parte del govrno egiziono si potrà arrivare ad una verità, ma negli ultimo due anni questo non è avvenuto, anzi il comportamento ostile del governo egiziano è solo riuscito a tardare, complicare e depistare le indagini.
Non ostante gli sforzi della diplomazia e della magistratura italiana per fare chiarezza e verità dalla parte egiziana c’è stata "La mancata comunicazione del domicilio degli imputati, non si risolve nella mera 'fuga dal processo' - si legge ancora nella relazione - ma sembra costituire una vera e propria ammissione di colpevolezza da parte di un regime che sembra aver considerato la cooperazione giudiziaria alla stregua di uno strumento dilatorio".
01/12/2021
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